Quello che segue è la seconda parte della recensione de Il gioco perfetto di Jaci Burton.
Come è successo per la prima parte (qui), vi avverto che durante questo post
troverete molte citazioni vm18 quindi non adatte ai deboli di cuore, alle
persone facilmente scandalizzabili e - ovviamente - a tutti i minorenni.
Per il resto ... beh, buona lettura!
Giorno 3 - dall’11
al 13 capitolo (prima parte)
Mick la
stava scopando davanti con le dita, usando il pollice per massaggiarle il
clitoride, mentre allo stesso tempo le stava infilando un dito dentro e fuori
dal sedere. La mente di Tara cercò di elaborare quel turbine di sensazioni, poi
fu travolta dal piacere più dolce e più strano che avesse mai provato.
«Un
giorno mi piacerebbe scoparti il culo, Tara. Me lo lasceresti fare?»
Se
fosse stato piacevole quanto ciò che le stava facendo con il dito, non gli
avrebbe negato nulla. «Sì. Sì, puoi scoparmi il culo.»
Sono le dieci del mattino e mi trovo a
leggere queste cose: provate ad indovinare com'è iniziata la mia giornata!?
Se l'avessi letto di sera sarei tentata
direttamente di vedermi un porno e sono anche piuttosto sicura di riuscire a
trovarne uno con più trama ed eleganza!
Oltre al sesso, infatti, i due personaggi
non fanno nient'altro degno di nota; e quei pochi discorsi presenti stanno
lentamente uccidendo i miei poveri neuroni. Mi sento già più stupida e, dopo
aver concluso l'ultima pagina, molto probabilmente diventerò un
idiota!
Voglio farvi un esempio del perché la
storia non funziona e questa volta senza mettere di mezzo il sesso (anche se è
stato difficilissimo). La scena che sto per presentarvi è quella dove
Nathan, un ragazzo 14enne nonché figlio di Tara, viene sorpreso ubriaco da
Mick. Ok, possiamo anche accettare questo episodio: è un giovane
ragazzo ed è normale a quell'età combinare qualche guaio. Il problema arriva
subito dopo.
Mick, infatti, ci rimane così male che
decide di parlarne con la madre. Nelle normali famiglie il figlio sarebbe stato
punito magari mettendolo in castigo o togliendogli il telefono/computer/giochi
ecc ecc per qualche settimana (i miei, per esempio, la prima e l'ultima volta
che è successo [davanti a loro ovviamente] hanno adottato la politica del
silenzio ... in poche parole una guerra psicologica). I nostri eroi, però, non
sono normali tanto che decidono di mandarlo subito ad un incontro degli
"A.A." (alcolisti anonimi).
Ho subito ripensato a tutte le mie
nottatacce e, se avessi avuto loro come genitori, molto probabilmente all'età
di 25 anni mi avrebbero già dato una tessera cliente in una clinica di
riabilitazione.
Giorno 4 - dal 13(seconda
parte) a 21 capitolo
Ieri non sono riuscita a finire questo
capitolo nonostante la confessione "strappalacrime" di Mick. Una
pessima decisione perché questa mattina ho dovuto sopportare Tara e la sua
buona azione. Devo però essere sincera, la nostra protagonista affronta questa
drammatica notizia (i precedenti di Mick e la sua dipendenza) con sangue freddo
e nessuna isteria. Nonostante i genitori alcolisti che hanno reso la sua
infanzia davvero molto difficile, Tara non ha dubbi o semplicemente non riesce
a pensare ad altro se non al sesso.
Cara signora Jaci Burton, l'abbiamo capito che Tara
non ha un uomo da anni ma ora basta! Mi sono rotta le scatole di leggere le sue
performance!
Tara
adorava quando lui perdeva così il controllo, quando tutto ciò a cui poteva
pensare era scoparla, perché era tutto ciò che anche lei desiderava in quel
momento: un incontro di corpi, una passione animale e nient’altro. Il bisogno
che avevano l’uno dell’altra era primitivo e selvaggio.
[...]
Che ci fosse almeno un personaggio decente
e, invece, la Burton è riuscita a rovinare anche Nathan. Durante tutto il
libro, infatti, lo vorreste solo prendere a sberle (tale madre tale
figlio).
Il quattordicenne alcolizzato è
letteralmente ossessionato dalla fama. Mi rendo conto che, a quell'età, un ragazzo
vuole essere accettato dai suoi compagni ma i suoi comportamenti e tutti i suoi
discorsi sono decisamente troppo esagerati. Mi aspettavo e avrei preferito un
ragazzino timido che, essendo cresciuto senza un padre, fosse almeno un po'
protettivo nei confronti della madre e invece l'ho trovato solo egoista,
superficiale e irritante.
«Allora,
come ti è sembrato oggi?»
Nathan
alzò gli occhi dal piatto dal quale stava spazzolando via il cibo. «È stato
fantastico. Tutti quei fotografi e giornalisti, allenarmi con la squadra, e poi
i nuovi ragazzi della selezione del college. È stato fortissimo. Non vedo l’ora
di dirlo agli altri della mia squadra.»
Mick
finì di mangiare, poi spinse via il piatto e prese il bicchiere pieno d’acqua,
ne bevve un sorso e si appoggiò allo schienale della sedia. «Allora, venire in
giro con me ha alzato il tuo livello di popolarità fra i compagni di squadra?»
Nathan
sorrise e rispose: «Decisamente. Noi matricole veniamo trattate come lo sporco
sotto i tacchi delle scarpe, almeno finché non abbiamo modo di dimostrare
quanto valiamo sul campo. Il fatto che tu esca con la mamma ha attirato
l’attenzione di tutti.» Nathan piegò la testa di lato, con un’espressione
preoccupata dipinta in volto. «Non è che hai intenzione di mollarla, vero?»
Mick
abbozzò un sorriso. «Oh, no. Non ho intenzione di mollare tua madre.»
Nathan
tirò un sospiro di sollievo. «Grazie al cielo. Questo rovinerebbe completamente
la mia fama.»
Adolescenti.
Anche Mick era stato così sciocco? Ovviamente sì, altrimenti non si sarebbe
rovinato la vita in quel modo. «Già, mi dispiacerebbe rovinare il tuo quoziente
di popolarità.»
Come per miracolo, però, Nathan subisce una totale trasformazione grazie a Mick e all'incontro degli "A.A.".
Che non si è mai troppo giovani per andare
dagli alcolisti anonimi. Anzi, a questo punto, consiglierei a tutti i genitori
di trovarsi un quarterback come terapista.
Di solito, quando scrivo una recensione, cerco sempre di essere diplomatica perché mi rendo conto che si tratta di pareri puramente soggetti. Non mi aspettavo certamente un post (anzi due) così lunghi ma questo libro ha svegliato la mia vena "creativa". Forse sono stata troppo critica e vi confesso che mi sto sentendo anche un po' in colpa. Il problema è che non mi è piaciuto niente: né lo stile, né la trama e né i personaggi. Anzi, è stato difficilissimo anche solo scegliere il voto!
Assolutamente da evitare .... L'unica nota positiva rimangono solo loro: le cover originarie!
.. Oddio. Io lo devo leggere, è il libro perfetto per la vena trash!!
RispondiEliminaAHAHAHAAH "Mi sento già più stupida e, dopo aver concluso l'ultima pagina, molto probabilmente diventerò un idiota!".. Mi sento male!! XD
Ma no non devi sentirti in colpa! Questa recensione è un gioiello! AHAHA! E alcuni libri se lo meritanooo! :D
Sere, quasi quasi voglio leggere anche il sequel ma ho il terrore delle scene di sesso che, a quanto pare, dovrebbero essere molto più numerose T----T
EliminaUn incubo!
Bellaaaaa. Devo leggere questa serieee *-*
RispondiEliminaNoooo, Ari!! Non farti questo! Non devi assolutamente leggere questa serie! O.O
EliminaIntereesting read
RispondiElimina