Recensione - Ancora amore di Nora Roberts

TITOLO: Ancora amore
SCRITTRICE: Nora Roberts
VOTO: 3½
CASA EDITRICE: Harlequin Mondadori 
COLLANA: eLit
PREZZO: 3,49 (solo ebook)
TRAMA: Dopo molti anni, Vanessa Sexton torna a Hyattown, la cittadina di provincia in cui ha trascorso l'adolescenza e sofferto il più grande dolore della sua vita. Brady Tucker le aveva giurato eterno amore e aveva persino organizzato una fuga romantica perché potessero vivere insieme; poi, però, il giorno del fatidico appuntamento non si era presentato. E le aveva spezzato il cuore. Così, decisa ad affrontare il passato, quando lo rivede Vanessa non esita a chiedergli il perché di quel tradimento. E di fronte al turbamento di Brady intuisce una sconvolgente verità...

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Nora Roberts è sempre stata una delle mie scrittrici romance preferite. I suoi libri sono per me una sorta di garanzia: ho amato tantissimo, per esempio, Luci d'inverno e la serie del Quartetto delle spose, ma ci sono molti altri romanzi che vale la pena di leggere. 

Quando ho scoperto l'uscita di Ancora amore con quella splendida cover e quella trama intrigante, non ho resistito molto. All'inizio, infatti, avevo deciso di finire i libri che avevo in arretrato ma, durante la mia pausa influenza, avevo decisamente bisogno di una dolce storia d'amore e di una lettura veloce e spensierata.    

Ancora amore era già stato pubblicato tanti ma tanti anni fa. Insomma, è uno di quei romanzi che hai voglia di leggere ma che sono praticamente introvabili. Ed è per questo che apprezzo questa casa editrice: grazie alle ripubblicazione, ci permettono di leggere romanzi che sono quasi una rarità.    

Quello che ci troviamo di fronte è un romanzo decisamente romantico e dolce, scritto in modo sublime tipico di questa scrittrice ma che, per una strana ragione, già dai primi capitoli non è riuscito a convincermi.

Vanessa - la protagonista principale - è una giovane donna nonché una pianista di successo che, dopo la morte del padre, decide di tornare nella sua città natale. Ad attenderla lì c'è sua madre con la quale non ha un rapporto da dodici anni e Brady, il ragazzo che le ha spezzato il cuore quando era giovane. 

Con questo inizio ci si aspetta un bel po' di dramma, di litigate, di suspense e invece la storia sembra quasi sbiadita. Dopo dodici anni di silenzio Vanessa e sua madre riescono a risolvere il loro rapporto senza grandi discussioni o pianti disperati. E, quando scopre che dietro c'era lo zampino di suo padre che l'ha letteralmente isolata dai suoi familiari e amici nascondendo le lettere che le venivano inviate, la nostra protagonista affronta tutto come se fosse sotto qualche calmante.  

A questo aggiungiamo anche il matrimonio tra sua madre e il padre di Brady  e ... è davvero troppo per me! Queste parentele e relazioni incrociate tipicamente americane mi hanno sempre mandata in confusione.

Quello che ha reso la storia inverosimile è la velocità con la quale si sviluppano gli avvenimenti, ma vediamoli nel dettaglio: 

1 Vanessa torna a casa e incontra subito lui; i loro sentimenti dopo dodici anni si risvegliano at first sight;

2. pochi giorni dopo la madre si risposa; nel frattempo, i problemi tra lei e la nostra protagonista sembrano ormai dimenticati

3. dopo il matrimonio Vanessa e Brady fanno per la prima volta sesso, si dichiarano amore eterno e, anzi, poco dopo Brady le chiederà addirittura di sposarlo.
Tutto questo è successo in sole due settimane! E, come se non bastasse, i personaggi sono davvero molto contraddittori (l'esempio perfetto dell'aneddoto "tra dire e fare c'è di mezzo il mare") perché, anche se la fine è intuibile, loro continuano a comportarsi in modo esattamente opposto rispetto a quel che dicono. 

«Non te ne andrai una seconda volta, Van. Non te lo permetterò. Se cercherai di scappare, ti riprenderò.» 

«Detta così, suona come una minaccia» 

«Lo è.»  

«Non mi piacciono le minacce, Brady. Dovresti ricordarti che non le ho mai sopportate.» 

«E tu dovresti ricordare che a me sono sempre piaciute.» La prese per le spalle e l'attirò a sé. «Tu m appartieni, Vanessa, e prima o poi te lo ficcherai in testa.» 

«Prima di tutto appartengo a me stessa, Brady. E questo sei tu a dovertelo ficcare in testa. Dopodiché forse potrà esserci qualcosa fra di noi.» 

Cosa c'è di strano in questa citazione?! 

Beh, a parte i discorsi da femminista in incognito, la nostra protagonista non sa proprio quello che vuole: prima dice di amare Brady ma poi è fermamente convinta che tra di loro non potrebbe funzionare, ma lei lo ama ma non sa cucinare e ... devo continuare o avete capito il senso del discorso?!  

In poche parole, Nora Roberts si perde in dettagli insignificanti per la storia tralasciando invece quelle che avrebbero potuto essere le parti più emozionanti e coinvolgenti. 

È inutile dirvi che mi aspettavo molto di più da quella che considero la regina dei romance. Certo, è stata una lettura piacevole ma da 3.5 stelline, soprattutto per la mancanza di una qualsiasi forma di emozione.