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La prossima volta che decido di rimandare la lettura di un titolo solo perché ho qualche dubbio, ricordatemi questa recensione. Avrei dovuto leggere questo romanzo già qualche settimana fa ma, tenendo presente l'ennesima crisi del lettore che all'improvviso mi ha travolta e tutti i libri che nel frattempo ho iniziato e che devo ancora finire, ho continuamente rimandato.
A parte i romanzi m/m che (almeno per me) sono sempre una garanzia, tutte le altre letture di questo mese sono state, per una ragione o per l'altra, un po' una delusione.
Così, se proprio dobbiamo essere sinceri, non avevo molte aspettative riguardo a Mp3. I miei dubbi sono aumentati dopo aver finito il primo capitolo e aver conosciuto Andrea - il personaggio principale, nonché un cinico e freddo broker finanziario - e, se ho continuato la lettura è stata solo grazie alla mia forza di volontà.
O almeno era così all'inizio.
Così, se proprio dobbiamo essere sinceri, non avevo molte aspettative riguardo a Mp3. I miei dubbi sono aumentati dopo aver finito il primo capitolo e aver conosciuto Andrea - il personaggio principale, nonché un cinico e freddo broker finanziario - e, se ho continuato la lettura è stata solo grazie alla mia forza di volontà.
O almeno era così all'inizio.
Punto settimo: io non faccio beneficenza e la finanza non è mai né equa, né solidale, né etica. Definizione di finanza? Un enorme piscina con dentro una grande varietà di pesci. C’è chi va a caccia e chi è cacciato. Prendere o lasciare. Ti fa paura l’idea di essere una preda o ti schifa l’ipotesi di trasformarti in un cacciatore (se lo chiamo raider fa più figo)? Allora stai alla larga dalla piscina e da me.
Man mano, infatti, che andavo avanti con la lettura lo stile di Pierluigi Agnelli mi ha lentamente conquistata. Ci sono stati capitoli durante i quali ho faticato a trattenere le lacrime: come ad esempio l'ottava canzone così delicata o la venticinquesima dove ho trovato questo passaggio - proprio qui sotto - con quel sentimento profondo che disperatamente cerco in un romanzo.
Lei è stata qualcosa di immenso, io non voglio un’altra, io non cerco un’altra, ma la “mia lei”, quella di una volta, non c’è più. Lei non sarà più “lei”, e io non so se sono capace di accettare questa cosa. Da un po’ di tempo andava ripetendo: «Custodisci tu il nostro amore, io ora non sono in grado di farlo.» Beh, io l’ho fatto, non so per quanto potrò farlo ancora! E un tarlo si aggira rognoso nella mia mente: sono, sarò un ripiego? Una scelta forzata? Un prodotto del destino? Uno schizzo d’irrazionalità? Non credo al destino, ma il dubbio rimane, e l’unica persona al mondo che potrebbe chiarirmelo non lo sa fare o non vuole farlo. E dentro di me si fa strada una certezza instabile: senza quell’incidente lei non sarebbe più qui! Certezza instabile? Espressione contraddittoria, un dannato ossimoro. Certo, non può che essere così, manca la contro prova, mancherà sempre e questo non è un sollievo, è una condanna a vita. E intanto, mia madre sta morendo. Forse Dio esiste veramente!
Quando la neve brucerà e il fuoco arderà sull’acqua, quando si potrà passeggiare sulle sabbie mobili, quando più velocemente si correrà e più si rimarrà fermi, quando il cielo notturno si farà terso, quando il mare non spumeggerà più, quando il deserto sarà ombroso, quando il vulcano erutterà acqua chiara e fresca, quando l’oceano morirà in un ruscello, quando la Terra smetterà di girare intorno al Sole, io l’amerò di nuovo come prima e lei mi amerà di nuovo come prima e tutto ciò che abbiamo attraversato sarò cancellato!
Quello che ci troviamo di fronte è appunto una playlist di canzoni che scandiscono le fasi della vita di Andrea, i momenti più importanti, le conoscenze che lo hanno accompagnato durante questi anni, le numerose perdite.
La cosa curiosa è che, se mai creassi anch'io la colonna sonora della mia breve esistenza, inserirei almeno quattro/cinque canzoni scelte da Agnelli. Credo che io e lo scrittore abbiamo dei gusti musicali abbastanza simili ... ma che rimanga un nostro segreto!
È stata forse la prima volta che mi imbatto in un romanzo di questo genere. Mp3 si è dimostrato una piacevole sorpresa a partire della struttura del romanzo alla possibilità in qualche modo di essere testimoni della crescita sia fisica che emotiva del personaggio ... accompagnarlo, in poche parole, dall'infanzia ai primi amori, al primo contatto con la morte e alle prime delusioni.
L'unico elemento che cambierei della storia è la scelta di dedicare quasi ogni capitolo ad una ragazza diversa. In questo modo, infatti, mi è sembrato quasi di leggere l'elenco delle conquiste di Andrea.
Non credo, inoltre, di aver capito veramente l'intento dello scrittore.
Da inguaribile romantica vorrei potervi dire che il romanzo che ho appena finito di leggere
dimostra come le delusioni d'amore e le perdite delle persone care possono cambiare una persona; renderla più cinica, fredda e distaccata.
Dall'altra parte, invece, se ripenso alle pagine lette mi viene questo dubbio: e se la storia non avesse nessun significato nascosto ma fosse semplicemente il racconto della vita di un uomo?
Concludo lasciandovi quest'ultima citazione.
All'inizio non volevo riportarla perché, per qualche strano motivo, mi sentivo quasi gelosa (è possibile sentirsi così se di mezzo ci sono i libri/le citazioni?), ma le righe che leggerete qui sotto sono diventate le mie preferite. Un ricordo che conserverò a lungo.
Un giorno mi passa un foglio dicendomi: «L’ho scritto quando ancora potevo farlo, correggi se ho fatto qualche errore.» Leggo e mi si raggela il sangue: è l’annuncio della sua morte da mettere sui manifesti.
Dissimulo tutto il mio dolore. «No, non ci sono errori,» le dico abbozzando un sorriso. «Non ti fidavi di me, eh, hai dovuto scriverlo di tuo pugno,» ironizzo con la morte nel cuore. Sorride.
«Un’altra cosa: non voglio fiori! Sono inutili, piuttosto donate i soldi a qualche associazione che si occupa dei malati terminali.» Lucida da far paura, altruista come sempre.
Il mio sorriso equivale a un “Ok, farò come vuoi tu”. Vorrei piangere, ma non ce la faccio! Quando va in coma, una parte di me è come se morisse, ma l’altra parte gioisce, penso che perdere la consapevolezza del disfacimento delle carni non possa farle che bene. Mi sto difendendo dalla sofferenza, è evidente; vederla cosciente, consapevole del fatto che sta morendo mi fa troppo male, troppo dolore tutto insieme. Forse sono un vigliacco o forse semplicemente un essere umano che sta perdendo una delle persone più importanti della sua vita: la più importante. Quando nel cuore della notte arriva la telefonata che non poteva non arrivare, piango, un pianto liberatorio d’accettazione: sarà la prima e l’unica volta!
Ciao, ti ho aggiunto alle cerchie di Google + e ho iniziato a seguirti su questo blog, se ti va ricambia.
RispondiEliminaPS. Sarei interessata ad una tua anteprima del mio Ebook
Ciao Laura! Ti aggiungo con piacere!
EliminaPer quanto riguarda l'anteprima, mandami una mail! ^^
Per me che non riesco a stare senza musica sembrerebbe un pezzo da non farmi mancare anche se devo essere sincera, non ho molte canzoni che mi legano a qualcuno nel senso che ha segnato qualche avvenimento importante o che ci legavano però molte canzoni mi ricordano qualcuno.
RispondiEliminaCiao Krissi un salutone!
Io ho una lunga lista di cantanti/gruppi che mi hanno accompagnato durante questi 25 anni. Riesco a ricordarli semplicemente perché, quando mi fisso, riesco ad ascoltare una canzone almeno una trentina di volte al giorno per ssettimane XD
EliminaTi mando un enooorme abbraccio virtuale!!! ❤
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