Prima di iniziare voglio aprire una piccola
parentesi: di solito sono una persona abbastanza riservata ma, quando si tratta
dei miei scrittori preferiti, riesco ad ignorare questo lato del mio carattere
così, dopo aver finito di leggere Amore significa…nessuna vergogna, avevo
subito chiesto l’amicizia ad Andrew Grey su facebook e, anche se può sembrare
un pochino inquietante, ogni volta che posso vado subito a stalkerarlo (leggere
i suoi ultimi post, guardare le romanticissime foto che pubblica insieme al suo
compagno, ecc ecc).
Come potete immaginare, Andrew Grey è uno dei miei
scrittori m/m preferiti. Ho letto ogni libro di ogni sua serie e mi sono sempre
piaciuti tutti.
Ho aspettato molti mesi per avere finalmente “tra le mani” Il
fuoco del coraggio – secondo volume della serie By Fire. Ero curiosa
di sapere come sarebbe progredita la storia d’amore tra Lee e Dirk e, come una
vera masochista, ero impaziente di arrivare finalmente ai drammi, alle litigate
… in poche parole, alle pagine strappalacrime e ai pianti disperati.
Così, prima di scrivere questa recensione ho sentito la necessità di rileggere velocemente il primo volume per ricordarmi ogni minimo particolare che mi aveva precedentemente conquistata. La mia impressione però non è cambiata. Non ci sono stati avvenimenti che hanno lasciato il segno o che mi hanno fatta rimanere con il fiato sospeso. Sfortunatamente, infatti, la lettura è stata abbastanza lineare anche se mi rendo conto che, essendo un romanzo breve di poco più di 80 pagine, è inevitabile che qualche dettaglio sia trascurato.
A
pochi mesi dalla fine del primo volume tornano Lee e Dirk più innamorati che
mai. Questa volta, infatti, non è il loro amore ad essere a rischio, anche se
stanno ancora imparando a conoscersi, ma a preoccuparli è la decisione del
consiglio comunale di chiudere una delle stazioni dei vigili del fuoco della
città. Lee si rende infatti conto che, per salvare il loro posto di lavoro,
l’unica alternativa è trovare i fondi necessari per ristrutturare la caserma e,
cosa c’è di meglio di una cena dove i camerieri sono proprio loro vestiti solo
con i pantaloni della tuta e nient’altro?
Peccato,
però, che Dirk trovi l’idea poco rispettosa nei confronti dei loro sostenitori,
formati per lo più da coppie anziane e, in più di un’occasione,
sottolineerà la propria disapprovazione ferendo i sentimenti del suo compagno.
"Sei impazzito?" rispose Dirk e, inizialmente, Lee pensò che stesse facendo una battuta. "Non possiamo fare una cosa del genere. Il comune non ci darebbe l'autorizzazione e i ragazzi non accetterebbero mai. E poi la maggior parte dei nostri sostenitori sono coppie anziane, come pensi che reagirebbero a una cosa del genere?"
Lee si sorprese che il rifiuto di Dirk lo ferisse tanto." Se vogliamo fare più soldi, allora dobbiamo trovare il sostegno anche di altre persone. Qualcuno l'ha mai fatto presente?" insistette Lee, sulla difensiva.
"No, perché non si potrebbe fare comunque. Siamo vigili del fuoco, non i California Dream Man," fece Dirk seccato.
"Non è questo che intendevo; non dobbiamo fare spogliarelli o cose del genere. È solo un evento orientato a far contente le signore." Lee si allontanò dall'abbraccio di Dirk. "Se non ti piace la mia idea, ok, ma non c'è bisogno di essere meschino," continuò, e fece per alzarsi dal letto.
L’intera storia si concentra su quest’unico evento e, anche se amo lo stile e le storie di questo scrittore, ho sentito la mancanza di qualche avvenimento più coinvolgente ed emozionante. Certo, è impossibile non apprezzare questi personaggi così forti e nello stesso tempo dolci e romantici ma … diciamo solo, che mi aspettavo qualche azione in più.
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