aprile 19, 2016

MY FAVORITE QUOTES #10 - Funeral Blues di Wystan Hugh Auden

Lo so lo so, avrei dovuto pubblicare In my mailbox ma, a parte due fumetti, non ho comprato altro. 
Domani, però, andrò in libreria quindi ho deciso di scambiare queste due rubriche: pubblico oggi My favorite quotes e giovedì vi mostrerò gli ultimi acquisti libreschi. *w*

My Favorite Quotes è una rubrica
interamente dedicata alle mie citazioni 
preferite.
Quelle che mi hanno emozionata. 
Che mi hanno fatta piangere. Sognare. Ridere.

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Vi è mai capitato di leggere una poesia, il testo di una canzone, un libro che, per una ragione o per l'altra, continuate a ricordare senza grande sforzo per giorni, settimane, mesi, anni?

Nel mio caso, la prima volta che sentì questa poesia, era in quarta o quinta superiore (quindi ben 5 anni fa ... più o meno ... mi sento vecchissima) durante l'ora di inglese e mi sono innamorata sia della storia dietro le parole che del dolore nel sottofondo.
Ogni volta che mi sento malinconica, senza nemmeno accorgermene, mi sorprendo a rileggerla: qualche volta l'originale, qualche volta la traduzione.

Il decimo appuntamento della rubrica My favorite quotes è dedicata, infatti, a Wystan Hugh Auden e alla sua bellissima poesia - Funeral Blues.
Stupenda, vero? 

             Funeral Blues 
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforti e fra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti. 
Incrocino gli aereoplani lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano i guanti di tela nera. 
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed il mio Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: avevo torto. 
Non servono più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
 svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai nulla può giovare.

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